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“Calypso South”, ampliamento della copertura della rete HF
27 ottobre 2020
Il Sistema, che prevede una nuova installazione a Licata, consente di potenziare
e favorire la sicurezza nel trasporto marittimo e le operazioni di soccorso nel
canale siculo-maltese.
Sarà ampliata ulteriormente la copertura della rete HF del progetto “Calypso
South” - Programma Interreg V A Italia-Malta. Una nuova installazione sarà
posizionata, infatti, all’interno del porto di Licata nell’Agrigentino
consentendo così un ampliamento del sistema verso la parte occidentale del canale
siculo-maltese ed a sud dell’arcipelago maltese, ma anche di implementare gli
strumenti di monitoraggio e offrire così nuovi servizi a supporto delle autorità
competenti nelle operazioni di sicurezza marittima.
Il progetto – che trae vantaggio dagli sviluppi dei precedenti “Calypso” e “Calypso
Follow On” – consente, infatti, grazie al sistema HF, di potenziare e favorire la
sicurezza nel trasporto marittimo nel canale siculo-maltese mitigando gli
effetti di eventuali sversamenti di idrocarburi a tutela delle coste siciliane e
maltesi e favorire lo sviluppo socio-economico dei territori interessati.
Grazie all’implementazione a Licata, prevista per i prossimi mesi, sarà possibile
anche il potenziamento dell’attività di monitoraggio delle correnti marine
superficiali e delle onde nel canale siculo-maltese con l’obiettivo di
fornire agli enti preposti dati continui utili ad ottimizzare gli interventi in
caso di sversamenti di idrocarburi accidentali e deliberati e tutelare le
risorse marino-costiere e in caso di operazioni di Search and Rescue
(SAR) per salvaguardare vite umane.
Un progetto realizzato da un partenariato costituito da costituito da
University of Malta (Capofila), Università di Palermo (Polo Universitario di
Trapani), Transport Malta, Cutgana dell’Università di Catania, Arpa Sicilia e
CNR di Capo Granitola.
“Il progresso tecnologico ed i risultati della ricerca scientifica sono sempre
più a servizio della risposta umanitaria nelle situazioni di emergenza, in maniera
congiunta, al fine di ridurre i rischi connessi ai flussi migratori ed al trasporto
marittimo - ha spiegato il prof. Aldo Drago dell’Università di Malta,
con questo progetto svilupperemo prodotti e dati sulla base delle reali esigenze degli
stakeholder”.
Un progetto che sta ulteriormente sviluppando i precedenti “Calypso” e
“Calypso Follow On” (Programma Italia-Malta 2007-2013) che hanno permesso
di attivare già dal 2013 una rete di Sistemi HF permanente ed operativa costituita
da diverse antenne collocate sulla costa siciliana (la prima a Pozzallo, nel 2015
a Marina di Ragusa e, a breve, a Licata) e sulle coste a nord e a sud di Malta
(Ta’ Barkat e Ta’ Sopu nel 2013 e di recente a Ta’ Cenc e a Ghar Lapsi).
“Grazie a Calypso South, che ha già previsto l’installazione di stazioni meteo
per l’implementazione di applicazioni integrate di sicurezza portuale e l’ampliamento
della rete HF con due nuove antenne per l’incremento della copertura in aree
strategiche oltre al miglioramento della qualità dei dati - ha spiegato il prof.
Giuseppe Ciraolo dell’Università di Palermo -, gli enti preposti come l’Armed
Forces of Malta, Transport Malta, i due dipartimenti di Protezione Civile, la
Guardia Costiera Italiana e la Marina Militare Italiana potranno ottimizzare le
operazioni di sicurezza della navigazione e ridurre i tempi d’intervento limitando
le aree di ricerca sia per salvaguardare il mare e le coste dallo sversamento di
sostanze inquinanti come gli idrocarburi, sia in caso di soccorso internazionale
in mare”.